Grandi, belli, fornitissimi e dalle tariffe quasi imbattibili. I megastore dell’arredamento spuntano in ogni angolo del nostro Paese. Molti hanno una lunga tradizione sul mercato Italiano, altri sono l’improvviso frutto di investimenti milionari delle Holding Internazionali. Tutti accomunati dall’essere ‘’il più grande centro arredamenti d’Italia, d’Europa e del Mondo’’. Ci attirano con pubblicità martellanti e tariffe da far invidia a qualunque ‘’saldo’’ o ‘’sconto’’ ipotizzabile. In queste aziende l’offerta, intesa come il costo finale del prodotto è certamente competitiva ai massimi livelli. Oltre questo, però? Qual’è il vero prezzo da pagare per aver scelto queste realtà commerciali?
Prendendo spunto dai recenti racconti di alcuni Clienti ti elenco i tre motivi fondamentali per cui non dovresti mai recarti, per i tuoi acquisti, nei megastore dell’arredamento.
Megastore dell’arredamento, 3 problemi reali di cui potresti pentirti.
Non sei un Cliente, sei un numero.
I grandi megastore dell’arredamento vivono di numeri espressi in fatturati da garantire, prodotti da smerciare e moltitudine di visitatori da gestire. Il Cliente, in questo tipo di realtà , non viene e non può essere trattato come una persona bisognosa di aiuto o consulenza. Ciascuno di Noi è un numero. Una pratica da cui liberarsi il prima possibile. Le consegne al nostro appartamento hanno un numero di pratica. Le nostre richieste di assistenza idem. Più il megastore è grande (in termini di notorietà e metratura della sede) e minore sarà l’attenzione che potrà dedicarci.
Non hai assistenza postvendita, a meno che tu non sia particolarmente paziente.
Centralini sempre occupati, voci elettroniche che ci invitano a non perdere il diritto di prenotazione telefonica, caselle email ingolfate di richieste di ogni tipo. Ricevere assistenza postvendita è una vera chimera. Sapete perché? Perché non abbiamo la stessa percezione del valore del denaro.
Una cucina dal valore di 5/8.000 €, ad esempio, ci è costata sacrifici e forse qualche rinuncia. Giusto?
Quella cucina, per il nostro megastore dell’arredamento, ‘’non ha nessun valore concreto’’ . E’ un mobile come un altro, un progetto la cui vendita non ha intaccato o modificato granché il ‘’budget aziendale’. La sostituzione di un cassetto o un chiarimento sui tempi di consegna si tramutano in un miraggio. In questi casi non ci resta altro che armarci di profonda pazienza e sperare….
Hai poco tempo per esporre le tue esigenze e spesso ad accoglierti non è un professionista del settore.
Raramente hai l’opportunità di studiare un vero progetto d’arredamento. Vorresti accomodarti ad una scrivania e investire tutto il tempo necessario per ascoltare una consulenza o per esporre le tue idee. Il tutto anche a titolo conoscitivo. Sei un cliente o potenziale tale e ne avresti tutte le ragioni. Purtroppo però non è quasi mai così. Prima di te ci sono altre 1000 persone in attesa e alle tue spalle altrettante. Non c’è molto tempo da dedicarti.
Devi decidere e devi farlo in fretta altrimenti si passerà alle prossime ‘’consulenze’’. Spesso i ‘’consulenti’’ sono ‘’semplici venditori’’ che di arredo e design non hanno alcuna preparazione. I grandi megastore assumono e licenziano con grande semplicità . E’ quasi impossibile, a distanza di un paio di mesi, ritrovare il ‘’blocco storico’’ dei dipendenti che si occupano dell’accoglienza al pubblico. Probabilmente il tuo consulente, due mesi prima, lavorava in un ristorante o in un call center e gli è stato chiesto di occupare una mansione per la quale non ha, ancora, una preparazione adeguata.
Quindi, cosa fare in questi casi?
- Raccogli i feedback dei tuoi amici, parenti o conoscenti.
- Consulta le pagine Facebook dei Megastore dell’arredamento che vorresti visitare: leggi le recensioni dei clienti.
- Prediligi i centri di arredamento specializzati in progettazione d’interni.
- Cerca di non lasciarti influenzare dal prezzo: molti disservizi futuri hanno un costo ben maggiore.
- Pretendi attenzione ed evita il fine settimana per visitare il mobilificio (dove c’è notoriamente maggiore affluenza).